I SENSI LIMITATI NEL COSMO ILLIMITATO

Cosa sappiamo del mondo che ci circonda?Il mondo che ci circonda è un mistero avvolto in una nebbia di percezioni limitate. I nostri canali sensoriali sono ridotti a cinque: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Questi strumenti, sebbene fondamentali, ci offrono solo una finestra parziale su un universo straordinariamente complesso e ricco. È come guardare una tela dipinta con colori vibranti attraverso una fessura strettissima, mentre al di là si dispiega un panorama di sfumature e dettagli che ci sfuggono.Ciò che percepiamo è un’interpretazione parziale della realtà. La nostra mente elabora, filtra e semplifica le informazioni, presentandoci una versione del mondo che, sebbene utile nella vita quotidiana, è profondamente limitata. Non possiamo toccare l'invisibile danza delle particelle subatomiche né ascoltare il canto ultrasonico delle balene che si comunicano a vastissime distanze. Percepire la bellezza del cosmo richiederebbe un bagaglio sensoriale ben più ricco.Tuttavia, esistono creature nel regno animale che ci ricordano quanto il nostro modo di percepire sia solo una piccola parte del quadro. Pensiamo ai pipistrelli, che utilizzano l'ecolocalizzazione per orientarsi nell'oscurità, o ai cani, con il loro incredibile senso dell'olfatto, capace di rilevare odori a miliardi di parti per milione. Queste creature possiedono capacità innate che permettono loro di vivere e interagire con il loro ambiente in modi a noi completamente estranei.Ma non sono solo gli animali a dimostrare la varietà dei sensi. Alcuni esseri umani hanno sviluppato abilità sorprendenti, come la sinestesia, dove stimoli sensoriali diversi si intrecciano e si mescolano, permettendo a una persona di "vedere" suoni o "ascoltare" colori. Queste esperienze ci fanno riflettere su quanto possa essere diversificato il modo di percepire la realtà.Esseri antichi, in un certo senso, dimostrano che la capacità di percepire può variare enormemente nel tempo e nello spazio. Le civiltà perdute, con i loro miti e le loro credenze, avevano spesso una visione del mondo interconnessa, in cui ogni cosa era legata e influenzata da forze invisibili. Chi siamo noi, allora, per pretendere di comprendere in modo esaustivo un cosmo tanto vasto e intricato?In definitiva, la nostra comprensione del mondo è come un puzzle incompleto. Ogni pezzo che riusciamo a mettere insieme ci avvicina a una visione più ampia, ma c'è sempre un numero imprecisato di pezzi che rimane mancante. Eppure, ciò che sappiamo già è sufficiente per spingerci a esplorare, scoprire e interrogare il mondo che ci circonda. In questo viaggio, possiamo solo immaginare le meraviglie che sfuggono alla nostra comprensione, custodite nei sensi di creature antiche e nelle pieghe del tempo stesso.DEAF NOISE 18.04.2025 ascolta e condividi online su tutte le piattaforme.